
Oggi mi è stato chiesto:
Puoi fare degli esempi concreti?
Perchè tutte queste cose che condividi
sono belle filosofie, teorie e spiritualità astratte,
ma sarebbe bello se tu concretizzassi
le tue parole con esempi fattuali, grazie
Certo,
Lo farò volentieri,
ma prima di fare ciò
mi devi definire la tua idea di “concretezza”
così che possa formulare un esempio che la appaghi,
perchè ci sono una infinita varietà di “concretezze”.
Per esempio, ciò che è concreto per un bambino
è diverso da ciò che è concreto per un adulto.
Ciò che è concreto per un bancario
è diverso da ciò che è concreto per un artista.
Ciò che è concreto per un povero
è diverso da ciò che è concreto per un ricco.
Ciò che è concreto per un aborigeno
è diverso da ciò che è concreto per un cittadino di New York.
C’è chi nasce in una condizione sociale
in cui c’è una apparente rigida forma di concreto,
ma poi con il suo volere e con la sua creatività
la trascende ed ecco che il suo concreto
ha acquisito ora connotati diversi
dal concreto che vigeva nel punto da cui era partito.
Tutto è un sogno e l’idea di concretezza
si consolida in base a come,
momento dopo momento,
ci si proietta nel sogno che stiamo vivendo.
Se per concreto intendi le infrastrutture
create dalla società attraverso le quali
si forma il così chiamato consueto,
bè anche lì è diverso.
Per esempio:
c’è chi è completamente divorato tutto il giorno
dal pensiero che deve pagare le bollette
e chi ci pensa solo quel giorno in cui vanno pagate.
In questo esempio ci sono due individui
che con la loro vibrazione creano
una diversa idea di “concreto”.
Potresti dire: il concreto è che tutti devono pagare le bollette.
E io ti rispondo che non è assolutamente vero:
conosco persone che pagano più bollette di altre,
ci sono persone che non hanno nessuna bolletta da pagare,
ci sono persone che alle bollette ci pensano continuamente,
ci sono persone che alle bollette non ci pensano mai,
ci sono una infinità di varianti applicate all’idea di “bolletta”.
E se il modo con cui uno si confronta sull’idea di bolletta
non gli piace, ci sono una infinità di alternative limitate solo dalla sua mancanza di immaginazione.
Possiamo dire che l’idea di concreto
è proporzionale alla nostra creatività ed immaginazione.
Per una persona che usa la sua immaginazione
l’idea di concreto è in continua espansione,
per chi non usa la sua immaginazione,
l’idea di concreto è fredda e rigida.
In poche parole, decidi tu cosa è “concreto”
e cosa non lo è.
Decidi tu la qualità di concretezza
che vuoi vivere e sperimentare.
Se vuoi puoi anche decidere, come fanno tanti,
di creare una realtà
in cui il concreto è una cosa fissa per tutti.
In quel caso quello è ciò che vivrai,
perchè puoi vivere solo ciò che emani vibrazionalmente attraverso i tuoi credo, le tue emozioni, i tuoi pensieri e le tue azioni.
Concludo con il dirti che se veramente ascolti con attenzione
ciò che condivido ti accorgerai sempre più
che non è filosofia, teoria o spiritualità astratta,
ma sono concetti estremamente “concreti”
che tra l’altro sono supportati dalla fisica quantica.
La sensazione che siano teorie astratte
viene dal fatto che siamo stati programmati
ed indottrinati a fare uso di pensieri
piccoli e limitanti da cui deriviamo
il nostro senso di concreto.
Se osserviamo con attenzione tutti coloro
che in passato hanno fatto qualcosa di straordinario
ci accorgiamo che essi non hanno mai
usato l’idea di concreto sponsorizzata
dal collettivo a loro circostante.
Tutto ciò che stai vivendo ora,
incluso il computer od il cellulare
che stai usando in questo momento
per questo colloquio,
è stato creato da qualcuno
che ha trasceso i rigidi parametri del concreto
esercitato dal collettivo a lui circostante
e si è invece proiettato nel mistero della vita,
è diventato amico con l’ignoto
e ne ha fatto un compagno formidabile
attraverso il quale ha scoperto
che dentro di se c’è la capacità di modellare
e cesellare in ogni momento
l’idea di ciò che è concreto
Marco Missinato