L’amore incondizionato attraverso il quale
riconosciamo la perfezione
in tutti gli aspetti del dualismo
e dell’esperienza umana
WITH ENGLISH SUBTITLES
Testi, Musica ed Immagini
di Marco Missinato
su Youtube:
TESTO IN ITALIANO:
C’erano una volta una farfalla
ed un bruco.
Per la farfalla era completamente inutile aiutare il bruco a costruirsi quel suo bozzolo antiquato e decadente.
Questo perché ella sapeva che il crollo di quel bozzolo era ormai imminente,
e che il bruco stava anch’esso per diventare farfalla.
Dal punto di vista del bruco invece, esisteva solo il bozzolo che lui chiamava realtà.
Per il bruco pertanto i discorsi della farfalla erano solo fantasie e congetture strampalate ed egli pensava che la farfalla fosse solo un inesistente concetto fantasioso ed astratto.
Pertanto il bruco continuava ad essere focalizzato nella sua vita dentro il bozzolo, malgrado essa si facesse sempre più penosa e restringente.
Per la farfalla allora non restava altro che aspettare che il bruco diventasse sufficientemente consapevole che qualcosa di diverso ora stava succedendo in quello che lui chiamava realtà.
Qualcosa che lo spingeva in maniera irresistibile oltre la narrativa e le consuetudini che si svolgevano dentro il suo bozzolo.
Solo allora e non prima,
la farfalla avrebbe potuto cominciare una nuova comunicazione con il bruco.
E forse, chissà, anche essergli di supporto nel suo processo di metamorfosi.
La farfalla ricordava di essere stata anche lei bruco, pertanto amava i bruchi, perché un tempo, quando anche lei era un bruco,
essi rappresentavano la sua famiglia.
Ma ora nel suo stato di farfalla, era una rarità incontrare dei bruchi consapevoli di stare per diventare farfalle prima che arrivasse quel momento in cui la loro metamorfosi cominciasse,
e pertanto il 99% dei bruchi non riuscivano più a comprendere e a capire colei che un tempo era un bruco e che ora , agli occhi del bruco, pretendeva di essere quella strana e ridicola cosa che qualcuno, nella sua follia, chiamava farfalla.
Non è possibile vedere e riconoscere una farfalla da dentro le pareti limitanti del raziocinio assoluto.
E così coloro che prima per la farfalla erano famiglia, sposi, amanti, amici, figli, compagni di lavoro e con cui ella condivideva molti aspetti della vita dentro il bozzolo ora, non essendo più lei parte di quella vita, veniva tacciata con vezzeggiativi quali irrealista, complottista, stralunata, irresponsabile, fannullona, anarchica, pericolosa.
E spesso veniva beffata, schernita, insultata, perseguitata, e a volte anche attaccata con la violenza.
La farfalla dovette accettare questa fase intensa di contratta separazione che si era creata con coloro che lei amava, e, con essa, l’incapacità del bruco di capirla e di riconoscerla per ciò che ora lei era.
Ella altro non poté fare che allontanarsi da quella vita nel bozzolo e vivere la sua nuova vita di farfalla, lasciando che i suoi, una volta tanto amati bruchi, passassero anch’essi attraverso quella delicata metamorfosi che lei ora aveva ormai da tempo compiuto.
La farfalla sapeva che ogni bruco avrebbe cominciato il suo processo di metamorfosi solo quando i tempi per lui sarebbero stati giusti, non prima, né dopo.
La farfalla, pertanto, imparò presto il concetto di amore incondizionato ed attraverso di esso ella si liberò da quel bisogno che il bruco la capisse, che il bruco cambiasse, e che la riconoscesse.
Ella ora apprezzava il bruco esattamente per quello che era e riconosceva la perfezione in tutte le fasi di evoluzione della vita Bruco, bozzolo, metamorfosi, farfalla.
E fin da quella sua presa di coscienza, la farfalla vola ora libera nella gioia di essere se stessa con dentro il suo cuore la forte consapevolezza che presto o tardi tutti i suoi amati bruchi la raggiungeranno nel suo nuovo sogno di farfalla
e nella sua nuova e vibrante danza della vita.
TEXT IN ENGLISH:
THE BUTTERFLY AND THE CATERPILLAR
Once upon a time there were a butterfly and a caterpillar. It was completely useless for the butterfly to help the caterpillar build its old-fashioned and decadent cocoon, because she knew that the collapse of that cocoon was now imminent and that the caterpillar was also about to become a butterfly. From the caterpillar’s point of view however, only the cocoon that he called “reality” existed. For the caterpillar therefore, the butterfly’s speeches were only fantasies and bizarre conjectures and he thought that the butterfly was only a non-existent imaginative and abstract concept. Therefore the caterpillar continued to be focused on its life inside the cocoon, despite the fact that it was becoming increasingly painful and restrictive. All that remained for the butterfly then was to wait until the caterpillar became sufficiently aware that something different was now happening in what he called reality. Something that pushed him irresistibly beyond the narrative and customs that took place inside his cocoon. Only then and not before, could the butterfly have begun a new communication with the caterpillar, and perhaps, who knows, even supported it in its metamorphosis process. The butterfly remembered that it too had been a caterpillar. Therefore she loved caterpillars because once, when she too was a caterpillar, they represented her family. But now, in her butterfly state, it was a rarity to meet caterpillars aware that they were about to become butterflies before that moment arrived in which their metamorphosis began and therefore 99% of the caterpillars were no longer able to understand the one who once it was a caterpillar and which now, from the eyes of the caterpillar, claimed to be that strange and ridiculous thing that some, in their madness, called a butterfly. It is not possible to see and recognize a butterfly from inside the limiting walls of absolute reasoning. And so those who previously were family for the butterfly, spouses, lovers, friends, children, workmates and with whom she shared many aspects of life inside the cocoon, now, as she was no longer part of that life, she was accused with terms of endearment such as unrealistic, conspiracy theorist, dazed, irresponsible, slacker, anarchist, dangerous. And she was often mocked, insulted, persecuted and sometimes even attacked with violence. The butterfly had to accept this intense phase of contracted separation that had been created with those she loved, and with it the caterpillar’s inability to understand her and recognize her for what she now was. She could do nothing but move away from that life in the cocoon and live her new life as a butterfly, letting her, once so beloved caterpillars, also go through that delicate metamorphosis that she had now long since completed. The butterfly knew that each caterpillar would begin its process of metamorphosis only when the timing was right for it, not before or after. The butterfly, therefore, soon learned the concept of unconditional love and through it she freed herself from the need for the caterpillar to understand her, for the caterpillar to change and for him to recognize her. She now appreciated the caterpillar exactly for what it was and recognized perfection in all the stages of evolution of life: CATERPILLAR – COCOON – METAMORPHOSIS – BUTTERFLY. And since that awareness, the butterfly now flies free in the joy of being itself with within its heart the strong awareness that sooner or later all its beloved caterpillars will join her in her new butterfly dream in its new and vibrant dance of life.