Il linguaggio è stato concepito dalla mente lineare, per tanto non è equipaggiato nè è adeguato per descrivere la vita fuori dal bozzolo.
Per tanto le emozioni che uso, quali “amore” “gioia” “apprezzamento” “desiderio” quando si riferiscono alla fonte, alla vita fuori dal bozzolo, descrivono una purezza ed una qualità molto diversa da quelle stesse emozioni provate dall’umanità in quanto quest’ultima nella maggior parte dei casi le inquina con la narrativa contratta dell’ego.
Il mio approccio per rendere l’idea è poetico/artistico perchè è solo così che sono in profonda coerenza con il mio modo di sentire e percepire la vita.
Per questa ragione l’ascoltatore che analizza con una eccessiva rigidità analitica le metafore delle mie condivisioni sicuramente non sarà soddisfatto.
Non è un caso che, attraverso i parametri della sincronicità, nella maggior parte dei casi, coloro che sentono una risonanza nelle condivisioni del mio sentire hanno attivato in loro una forte componente femminile e per tanto non hanno difficoltà a comprendere, o ancora meglio, sentire le mie condivisioni metaforiche.
Dall’altro canto coloro che usano come solo modulo di comprensione i rigidi ed aridi parametri della mente analitica lineare avranno grosse difficoltà a capire i contenuti delle mie condivisioni e non ne saranno mai paghi.
Consiglio per tanto a coloro che tentano di capire i parametri della vita solo attraverso un severo raziocinio maschile di rivolgersi a chi fornisce spiegazioni più razionali e scientifiche e che fanno uso di numeri e formule.
Devo però aggiungere che possiamo notare che la scienza più avanzata stà cominciando sempre più ad aggiungere al suo approccio logico anche l’elemento femminile dove l’uso di parole quali “amore” “desiderio” “gioia” “apprezzamento” “unicità” cominciano ad essere inserite nelle loro spiegazioni scientifiche.
Questo a mio avviso perchè non è possibile comprendere la vita facendo uso del solo raziocinio, in quanto la mente lineare non può capire il mistero della vita. E’ solo con l’aggiunta del cuore che possiamo addentrarci in maniera più profonda nel miracolo dell’esistenza.
Per tanto anche lo scienziato man mano che avanza nei suoi studi comincia ad essere sempre più filosofico/spirituale e ad aggiungere al capire anche il sentire in quanto si rende sempre più conto che è l’integrazione del maschile con il femminile che gli consente di cogliere le più complesse sfumature della vita.
Per coloro che si ostinano nel cercare di comprendere il miracolo della vita solo attraverso la loro mente razionale suggerisco di guardarsi dentro ed identificare quelle narrative che ad un certo punto del loro cammino hanno adottato e che scaturiscono in loro una forte paura del loro lato femminile.
La paura di sentirsi vulnerabili. Il terrore di lasciare andare le illusorie e false sicurezze egoiche che il raziocinio, quando isolato, erroneamente gli fornisce, e lasciarsi andare ad un abbraccio al mistero della vita.
Fare pace con il loro femminile ed integrarlo con la loro parte maschile in modo da ammorbidirla, addolcirla, renderla più empatica, più amorevole, così da poter integrare con il femminile il loro maschile che, quando lasciato solo a se stesso, è per lo più elemento di forte giudizio, separazione e distruzione, mentre quando è integrato con la profonda saggezza “materna” del femminile può raggiungere meravigliosi livelli di coscienza e consapevolezza e può essere di servizio all’umanità ed alla vita in tutto il suo creato.
E’ l’esasperazione dell’energia maschile e l’alienazione di quella femminile la principale ragione per cui c’è così tanta sofferenza e paura nel mondo e nell’umanità.
Notiamo come spesso il maschile, quando esasperato, isolato e lasciato solo a se stesso, attacca con fare arrogante e superbo e facendo uso del sarcasmo, di commenti pungenti e dissacranti, e con un fare beffardo coloro che hanno integrato la loro energia femminile nel loro modo di comprendere la vita.
Questo attacco, come tutti gli attacchi è semplicemente paura.
Paura della vita. Vedono nel femminile una minaccia al loro disperato tentativo di contenere la vita all’interno della loro mente rettiliana, lineare.
E per tanto attaccano e cercano di distruggere, di mortificare, di ridicolizzare il femminile che li terrorizza.
Dall’altro canto quando le energie maschile e femminile danzano in armonia dentro di noi non è possibile attaccare, non è possibile fare la guerra, non è possibile avere paura, perchè attraverso quella meravigliosa unione del maschile con il femminile riconsciamo sempre negli altri noi stessi e per tanto non ci è possibile trovare una ragione per fare del male.
Per tanto, ora più che mai, è nostra fondamentale responsabilità portare in superficie e dissipare ciò che dentro di noi non è in coerenza con la nostra più vera ed intrinseca essenza che si esprime sempre con l’armonia tra il nostro maschile ed il nostro femminile.
Indipendentemente da che si sia uomo o donna, il maschile ed il femminile devono essere integrati e formare quell’armonia solo attraverso la quale l’umanità può ritrovare quella sublime e straodinaria magnificienza che ogni cellula del mio corpo mi dice, risiede dentro di essa.
Marco Missinato
Foto: Un fiore è infinitamente più grande di una formula scientifica
Foto di Marco Missinato