L’anima, al momento in cui deve scegliere la sua prossima avventura, scruta l’orizzonte, un orizzonte fatto di infinite possibilità. Ogni possibilità è un ologramma, è una matrice, è un sogno. E questi ologrammi, queste matrici, questi sogni, hanno diversi parametri. dualismi, diversi parametri di frammentazione, diverse caratteristiche, diverse regole. L’anima vuole solo due cose. Vuole continuare il suo viaggio di evoluzione, e vuole essere di supporto alla vita. Ed è attraverso questi due, possiamo chiamarli desideri, che essa sceglie la sua prossima avventura. Osserva attentamente le infinite possibilità che sono di fronte ai suoi occhi attraverso una risonanza. Sente le vibrazioni, sente i suoni di una infinità di possibilità, di sistemi operativi. E quando finalmente sceglie il gioco che vuole fare essa è pronta ad indossare questo Avatar, questo costume che il gioco gli propone, e a tuffarsi nel gioco con grande gioia ed entusiasmo.
Questo gioco in cui siamo noi in questo momento è un gioco particolarmente affascinante, particolarmente meraviglioso, particolarmente straordinario. Questo gioco offre un costume umano, un avatar umano, che offre delle possibilità pressoché illimitate perché con esso ha il dono dell’immaginazione e tantissime altre cose straordinarie. Il sistema operativo in cui, attraverso questo Avatar, noi possiamo esplorare le varie regole del gioco, anch’esso è una straordinaria opera, uno straordinario miracolo creato forse dagli ingegneri galattici più eccelsi di tutto il multi unverso negli ultimi 10.000 anni di questo di questo viaggio. Il sistema operativo e l’avatar che indossiamo è stato, attraverso il nostro consenso, alterato. Questo perché a livello di collettivo abbiamo deciso di entrare in un gioco che rasenta il massimo della frammentazione, il massimo della separazione dualistica. E così ci siamo tuffati in questo viaggio straordinario nelle frequenze più basse e abbiamo imparato tanto. Abbiamo anche creato tanto. Abbiamo capito tanto al punto che adesso quando ne usciremo saremo considerati dei maestri e dedicheremo molto del nostro tempo ad aiutare altre specie galattiche attraverso la saggezza, l’esperienza e la conoscenza acquisita. Adesso siamo alla fine di un ciclo. Siamo alla fine di questo sogno estremamente contratto, straordinariamente frammentato, e stiamo per volgersi verso il ritorno a quello che è il disegno umano, a quello che è il cammino umano originale. Quindi è un momento estremamente delicato, estremamente intenso, perché è il momento in cui il bruco deve diventare farfalla e per fare ciò deve spogliarsi. del suo costume, deve rompere il Bozzolo aprire le ali e spiccare il volo. Per il bruco l’unica maniera per trasformarsi in farfalla è quello di apprezzare tutti gli aspetti della sua vita fino ad ora nella sua vita di bruco. Quando il suo apprezzamento per la vita passata come bruco è arrivato al massimo, solo allora esso potrà distendere le sue ali e volare. Ed è così che per continuare il nostro viaggio dobbiamo arrivare un punto di apprezzamento per tutti gli aspetti del dualismo estremamente contratto che abbiamo vissuto finora e dobbiamo acquisire una consapevolezza che ci consente di apprezzare tutti gli elementi del dualismo, non solo la luce. Ma tutti i chiaroscuri, inclusa la parte più oscura. Quindi dobbiamo abbracciare tutti gli aspetti del dualismo per poter passare attraverso la cruna del lago ed arrivare al sogno nuovo che ci sta aspettando.
Per fare ciò dobbiamo abbracciare La neutralità. La neutralità non vuol dire essere indifferenti o passivi. Vuol dire semplicemente rimuovere la carica emotiva che ci posiziona in una situazione di reazione verso la vita. Quindi invece di navigare nel nostro quotidiano in reazione, completamente persi dalle nostre emozioni, navighiamo lo stesso percorso in una posizione di neutralità, dove non sono le nostre emozioni a definirci, ma è la nostra anima. La nostra anima ora ci guida attraverso La neutralità attraverso la quale si vede e si apprezza la perfezione in tutto, nel buono il brutto il cattivo, e attraverso la risonanza o la dissonanza. Quindi in questo momento di grande disintossicamento di tutto ciò che abbiamo adottato, tutte quelle idee, quei programmi, quelle situazioni, quei ruoli che abbiamo adottato che, per lo più, sono stati suggeriti dal fuori, adesso li lasciamo andare, e quando essi emergono attraverso le nostre emozioni contratte e attraverso la narrativa del l’ego, noi non ci perdiamo in essi, semplicemente li osserviamo. Osserviamo quest’energia perché una reazione emotiva, che può essere la rabbia, può essere la frustrazione, che può essere la tristezza, può essere l’invidia, può essere la paura,.. Tutte queste emozioni sono semplicemente energia. Non siamo noi. Sono emozioni che sono state create dal l’ego per continuamente distrarci dalle L’attimo fuggente in cui la nostra vera identità, l’anima risiede. Quindi adesso dobbiamo passare da una realtà in cui eravamo persi nelle emozioni, lasciavamo sempre che le emozioni ci definissero, definissero i nostri sensi di giusto e di sbagliato, adesso queste azioni devono essere lasciate uscire e osservate in neutralità. Quindi arriva la rabbia, arriva la frustrazione. Noi ci posizioniamo in una situazione di osservatore, osserviamo la rabbia e non la giudichiamo giusta o sbagliata, semplicemente la osserviamo come se fosse energia. Infatti è semplicemente energia e se non partecipiamo al suo invito di perderci in essa, essa non trova nutrimento in noi e quindi, piano piano, si scioglie. E quindi adesso che stiamo in un momento in cui le frequenze di questo sistema operativo e questa esperienza meravigliosa terrena si stanno alzando così da consentire il nostro ritorno al sistema operativo originale, in questo momento c’è una grande operazione di disintossicamento e quindi c’è tantissima energia che è stata contratta e ci ha definito per tanti anni che adesso vuole uscire. E l’unica maniera perché esca è non nutrirla con la nostra attenzione, non nutrirla con il nostro perderci in essa. Questa energia fatta di emozioni per lo più basse, quando non trova nutrimento, si allontana. E’ un po’ come i Nomadi che vanno, si spostano dove trovano nutrimento. Si spostano dove il branco, gli animali da cui si nutrono, si sposta. E quindi, se non trovano il branco in una particolare località geografica, si spostano in un’altra dove il branco si è spostato anch’esso. E così, se le nostre emozioni dietro le quali c’è una diciamo entità parassitica che ha bisogno di nutrirsi della nostra energia, se noi non gli diamo quest’energia, questa entità parassitica si sposta e va a cercare nutrimento da qualche altra parte. Rilasciare tutte le storie del passato, l’attaccamento ai nostri vecchi ruoli che abbiamo usato finora, alle nostre vecchie abitudini, ai nostri vecchi modi di interagire con la vita che sono per lo più stati, diciamo, caratterizzati dal principio di sopravvivenza, dal principio di scarsità, dalla paura, dalla contrazione, dalla separazione, dalla competizione. Tutte queste storie che abbiamo abbracciato che ci hanno dato delle fantastiche meravigliose esperienze e che erano in un certo modo legittime fino a poco tempo fa, adesso devono essere rilasciate perché quel mondo che ne giustificava la loro esistenza, sta rapidamente crollando di fronte ai nostri occhi e pertanto continuare ad operare nel vecchio modo diventa sempre più insostenibile. Per lasciare andare il vecchio, il passato, le nostre idee di come è la vita, e per abbracciarne nuove di idee, dobbiamo posizionarci in una situazione di neutralità in cui non attacchiamo, non combattiamo il male non combattiamo le frequenze basse, ma al contrario, le amiamo. Le amiamo e apprezziamo l’esperienza che ci hanno dato. Quando riusciamo con il nostro amore ad abbracciare tutti gli aspetti del dualismo che in questo momento sta morendo di fronte ai nostri occhi, solo allora, possiamo completamente liberarci da questo vecchio costume e abbracciare quello nuovo. Un costume vibrante. Un costume che ci consentirà di navigare attraverso un sogno nuovo attraverso un sistema operativo nuovo dove non ci sarà più quel dualismo estremamente contratto che abbiamo vissuto finora. Ma ci sarà un dualismo più dolce, dove le difficoltà saranno create dalla gioia, dalla creatività, dalla nostra immaginazione, dal nostro desiderio di essere di supporto alla vita, dalla celebrazione del libero arbitrio, dalla celebrazione della nostra unicità, dalla celebrazione dei nostri doni, perché ognuno di noi porta con sé dei doni unici, che adesso, con questo nuovo passaggio in questo nuovo mondo, avremo veramente e finalmente in modo di esercitare. Per il bene nostro, per l’evoluzione nostra e per il bene per l’evoluzione di tutto e di tutti.
Marco Missinato
“UNDER THE STARS”
Musica di Marco Missinato
Dall’album “Wings of Love”
https://marcomissinato.bandcamp.com/album/wings-of-love