La fonte della vita per vivere un’esperienza, per vivere se stessa, crea un’infinità di illusorie frammentazioni, di illusorie separazioni. Ognuna di queste illusorie frammentazioni, separazioni è un sogno. Sono delle matrici. Sono degli ologrammi. In ciascuna di queste matrici, ologrammi, sistemi operativi, esistono delle regole cosicché l’anima che sceglie di vivere quell’esperienza offerta da quel particolare sistema operativo può avere specifiche esperienze. Quindi l’anima, che fondamentalmente vuole solo due cose, vuole evolversi e vuole essere di supporto alla vita, l’anima scruta l’orizzonte di fronte ai suoi occhi per trovare quel sistema operativo, quel sogno, quell’ ologramma che è più idoneo. Dal momento in cui sceglie uno specifico sistema operativo essa indossa quel costume, quell’ Avatar che quel sistema operativo richiede e si tuffa nell’avventura. Nel momento in cui entra nel sistema operativo la sua esperienza è un processo creativo, e lei ne è il creatore.
Quindi noi in questo momento siamo anime che hanno scelto il sistema operativo, il sogno, l’ologramma pianeta Terra e per entrare e vivere questa straordinaria meravigliosa esperienza hanno indossato questo straordinario e altrettanto meraviglioso costume, Avatar, costume umano, e hanno cominciato un processo creativo. Questo processo creativo, quando è l’anima che siede alla vettura dell’avatar, risponde a una formula molto semplice, e questa formula è esattamente quello che un bambino di 1, 2, 3 anni applica in maniera completamente spontanea è il suo naturale stato d’essere. Il bambino di quell’età, in quel periodo, in quel periodo iniziale arriva puro e nella sua purezza naviga attimo fuggente, dopo gente in uno stato di totale meraviglia in cui è completamente assorto nel vivere l’esperienza che i suoi cinque Sensi gli dà, di quello che le sue emozioni. gli danno. E’ completamente sintonizzato con la voce della sua anima, e naviga attraverso il processo creativo nella sua purezza più eccelsa. Molto tempo fa il collettivo umano diede il suo consenso. ad un’ alterazione dell’originale sogno umano, dell’ l’originale ologramma, dell’originale sistema operativo, incluso l’avatar che si deve indossare per attraversare questa esperienza umana. E acconsentì ad una profonda alterazione. che rese l’esperienza umana molto molto più separante Molto molto più frammentata. e in questa alterazione, tra le tante altre cose, fu introdotto nel costume umano, nell’avatar, nell’emisfero sinistro della mente, una piccola intelligenza artificiale che si chiama ego la quale è costruita per, non solo ricevere tutti gli input di questa matrice invertita, di questa matrice che è stata alterata e quindi rispecchia e riflette le frequenze più basse, ma è anche disegnata per creare una sequenza infinita di fantastiche storie, un chiacchierio continuo in cui l’ego, attraverso la paura e la contrazione, cerca continuamente di distrarci da L’attimo fuggente in cui risiede l’anima. Quindi tornando al processo creativo. Il processo creativo, che è spontaneo e naturale in un bambino appena nato, attraverso le sollecitazioni del l’ego e della matrice che è stata manipolata ed invertita, comincia ad alterarsi. Comincia ad essere inquinato, attraverso le narrative contratte del l’ego, di paura, di paura delle conseguenze, di paura che quello che è andato male nel passato, vada male anche nel presente. E’ inquinato con tantissime idee che abbiamo adottato, con tantissimi programmi che abbiamo adottato per lo più e soprattutto nei primi 15-20, forse 30 anni della nostra esperienza umana. Ora è giunto il momento. di rapidamente rimuovere. tutte queste sollecitazioni artificiali, tutte queste idee che rispecchiano, non la vita sulla terra come è al suo originale, alla sua origine, ma rispecchiano una vita sintetica creata da una matrice invertita, intelligenza artificiale attraverso la quale noi abbiamo la possibilità di navigare nelle frequenze più profonde e diventare maestri della separazione, maestri delle frequenze basse, così che poi una volta che ci siamo diplomati possiamo essere degli straordinari maestri che hanno tantissimo da offrire agli infiniti organismi e forme di vita del multiuniverso. Quindi adesso, man mano che torniamo alla nostra offerta vibrazionale originale che riflette molto quella di un bambino di 1,2, 3 anni, finalmente adesso torniamo alla formula originale di quello che è il processo creativo. E la formula originale di quello che è il processo creativo. è molto semplice. Ma, nella sua semplicità, paradossalmente ci dà modo di operare come creatori con la stessa, meravigliosa, divina potenza della fonte della vita stessa. La formula del processo creativo è molto semplice, seguire la gioia dell’anima, attraverso l’azione, senza aspettative. Quindi ci sono tre elementi fondamentali in questa formula molto semplice ma allo stesso tempo, in questo momento, perché ci siamo lasciati così pesantemente condizionare dalla narrativa che viene da fuori alla quale abbiamo lasciato che ci definisca, nella sua semplicità, in questo momento è complicata. La prima parte della formula è: seguire la nostra gioia, seguire la gioia dell’anima. Questo vuol dire che dobbiamo collegarci con la nostra anima ed acquisire quella capacità che una volta ci era naturale e che adesso è perduta. L’abilità di ascoltare la voce della nostra anima. Per raggiungere la voce della nostra anima dobbiamo collegarci con L’attimo fuggente dovesse risiede, e quindi dobbiamo allinearci con il quì e adesso, ascoltando il quì e adesso, apprezzandolo, arrendendoci al quì e adesso, cosicché il chiacchierio dell’ego, pur essendo presente, diventa un eco lontano e noi possiamo quindi lasciarci guidare dalla voce dell’anima. Quando riusciamo ad ascoltare la voce dell’anima, la voce dell’anima ci guida attraverso la gioia. Attraverso l’immaginazione ed attraverso la gioia, l’anima ci suggerisce di agire. Quindi la seconda parte della formula del processo creativo è l’azione perché se non agiamo, la gioia espressa dall’anima rimane nel mondo senza forma. Per diventare forma dobbiamo agire. Quindi cominciamo la nostra azione. Ad esempio nel mio caso sono un musicista. La gioia dell’anima mi dice di sedermi al pianoforte e cominciare a suonare. Io seguo la voce dell’anima e agisco e comincio a suonare. Questo è il momento in cui il terzo fattore, forse il più importante della formula del processo creativo, deve essere applicato. Nel momento in cui io mi siedo al pianoforte, e questo è un esempio, ma può essere qualunque cosa, può essere qualunque azione creativa. Non deve essere necessariamente l’azione di un musicista o di un pittore. Può essere l’azione di un ingegnere, di un avvocato, di un dottore, di un facchino, di un idraulico. Non ha importanza. Quindi al momento in cui, torniamo al mio esempio, agisco attraverso la voce della mia anima, che si esprime attraverso la gioia e l’immaginazione, mi siedo al pianoforte e comincio a suonare, in quel momento, devo avvicinarmi il più possibile alla frequenza di un bambino di un anno, due, tre, il quale non ha nessun tipo di aspettativa. Il quale semplicemente gioca. Non perché vuole qualcosa in cambio. Non perché ha uno specifico risultato in mente. Ma semplicemente perché gli dà gioia, e la gioia. è l’unico asse portante del suo agire. Quindi, nel mio caso, io suono semplicemente per la gioia e lascio che la gioia, attraverso le sue emozioni, mi ispiri a suonare. Se la mia azione è completamente priva di qualunque aspettativa, il mio operato alla fine è puro, e pertanto ha la forza di aiutarmi a ricordare sempre di più chi sono. Quindi diventa un supporto per la mia personale evoluzione. Al momento in cui ho completato la mia opera, qualunque essa sia, attraverso la gioia dell’anima, attraverso l’azione senza aspettative, il risultato può essere estremamente semplice non ha importanza, ma nella sua semplicità esso porta con sé una forza Divina la quale mi ha aiutato ad essere ancora più me stesso. A ricordare ancora di più la mia eterna essenza. Questo operato non solo aiuta la mia persona l’evoluzione. Ma quando è condiviso con il circostante ha un fortissimo potere trasformante. Può creare lo stesso effetto che ha creato in me creatore anche in coloro con cui l’operato è condiviso. Perché è importante rimuovere le aspettative? Perché, nel momento in cui noi ci aspettiamo qualcosa, entriamo. in una vibrazione di mancanza. Entriamo in una vibrazione di bisogno. Entriamo in una vibrazione in cui l’ego immediatamente entra e comincia a fare il suo lavoro di separazione, di contrazione, di divisione, di paura, e quindi se il mio operato ha delle aspettative, nel momento in cui io creo, le aspettative inquinano la mia forza creativa e pertanto il risultato è mediocre o comunque non ha quei caratteri trasformanti, divini, che invece ha quando l’aspettativa non è presente. Quindi, per ricapitolare, adesso il collettivo umano deve spogliarsi di tutte quelle idee, quei programmi, quei ruoli adottati per navigare nelle basse frequenze e quindi tornare alla capacità Divina di affrontare il processo creativo. Alla capacità Divina di essere creatore, cosicché ogni nostra azione è edi supporto alla nostra evoluzione personale. È di supporto alla vita, i soli due elementi a cui l’anima è interessata.
Marco Missinato
“UNDER THE STARS”
Musica di Marco Missinato
Dall’album “Wings of Love”
https://marcomissinato.bandcamp.com/album/wings-of-love