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“LA VITA OLTRE LA MATRICE INVERTITA”
Parte Prima Kim Russell intervista Marco Missinato IN INGLESE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO Kim Russell, ricercatrice e documentarista, visita l’Italia per intervistare Marco Missinato ha creato questa preziosa sequenza di domande e risposte che saranno di supporto a coloro che sono in risonanza con la narrazione di Missinato su come affrontare questi intensi tempi di trasmutazione all’interno della collettività umana. Kim Russell è una ricercatrice e videomaker con l’intento di condividere la sua intuizione e consapevolezza spirituale. Kim ha anche diversi podcast in cui fornisce la piattaforma per condividere i propri viaggi personali. Kim contatti:
YouTube
.https://www.youtube.com/channel/UCQZm9XDoALlWZugeqpkgUSw
Facebook
https://www.facebook.com/kim.russell.37/ Marco Missinato
https://laviadellanima.com/
https://soundsofoneness.com Music:
TIMELESS REALMS
Music by Marco Missinato
Parte Prima Kim Russell intervista Marco Missinato IN INGLESE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO Kim Russell, ricercatrice e documentarista, visita l’Italia per intervistare Marco Missinato ha creato questa preziosa sequenza di domande e risposte che saranno di supporto a coloro che sono in risonanza con la narrazione di Missinato su come affrontare questi intensi tempi di trasmutazione all’interno della collettività umana. Kim Russell è una ricercatrice e videomaker con l’intento di condividere la sua intuizione e consapevolezza spirituale. Kim ha anche diversi podcast in cui fornisce la piattaforma per condividere i propri viaggi personali. Kim contatti:
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Music by Marco Missinato
L’IMMAGINAZIONE E L’ARTE DI CREARE
Perché l’immaginazione è così importante?
l’immaginazione è lo strumento che la Sorgente della Vita stessa usa per creare e noi, come specie umana, siamo stati dotati dello stesso potere del nostro creatore, lo stesso potere della Fonte della Vita. E questo potere è la nostra immaginazione.
Quindi ogni volta che ci connettiamo con l’immaginazione, ogni volta che iniziamo a immaginare le cose, diventiamo creatori.
Noi siamo creatori e siamo qui per creare, e questo è un processo creativo, quindi lo strumento è la nostra immaginazione.
Quando immaginiamo, invitiamo la vita a co-creare con noi. Quando immaginiamo noi stiamo parlando con la Sorgente della vita. Stiamo parlando con la nostra anima. Stiamo parlando con la nostra famiglia animica. Stiamo parlando con la vita e stiamo invitando la vita e tutti gli ingredienti della vita a co-creare con noi e fare qualcosa che fino ad ora non esisteva
E, naturalmente, poi c’è un secondo fattore che entra in gioco che è la nostra unicità. Quindi l’immaginazione si esprime attraverso di noi e poi noi attraverso l’azione, esercitiamo la nostra unicità e la combinazione dei due crea una potenzialità che prima non esisteva.
Come possiamo io e te, i nostri amici e chiunque altro lo desideri, come possiamo co-creare insieme? Che cos’è la co-creazione?
L’arte della creazione è orchestrata dalla risonanza. Quando navighiamo attraverso un’esperienza, in questo caso, l’esperienza terrestre, esistono una quantità infinita di esperienze a disposizione dell’anima. E quando navighiamo attraverso l’esperienza terrestre, la nostra offerta vibrazionale crea suoni, crea risonanza. E poi a quella risonanza, altri individui, che sono sincronizzati, sintonizzati con quelle frequenze, arriveranno e delle nuove opportunità si creeranno per noi così da poter co-creare insieme.
Quando ciò accade è un segno che c’è una possibilità. E potrebbe essere una possibilità per pochi secondi o pochi minuti, o poche settimane, o pochi anni, o una possibilità per tutta la vita, ma è una possibilità per noi di creare o stimolare ulteriormente il processo di ricordare chi siamo .
Allora come co-creare? Una volta che stabiliamo una connessione attraverso la risonanza, co-creiamo attraverso l’esercizio della nostra unicità, gioia e immaginazione.
Quindi io e te ci incontriamo, sentiamo una risonanza, e poi, iniziamo una danza insieme, in modo che la nostra gioia, la nostra immaginazione e la nostra unicità iniziano a creare qualcosa, iniziano a muovere energia.
E naturalmente, iniziamo ad agire, perché se non agisci, non succede nulla. Questa è un’esperienza fisica. Quindi ha bisogno di azione. E da lì, si crea più risonanza. più frequenze vengono offerte all’ambiente e di conseguenza alcune persone si allontaneranno perché non sono in risonanza altre si avvicineranno perché sentono la risonanza. E così la co-creazione potrebbe diventare più grande, o forse no… non ha importanza. È una danza.
LA FONTE DELLA VITA E IL SOGNO (MATRICE)
Quindi parliamo molto della Sorgente e molte persone dicono che è Dio che scorre attraverso di noi. E quindi stiamo descrivendo Dio come una fonte di potere e amore e altre cose. come descrivi la fonte?
Di solito non uso la parola Dio, perché è stata usata troppo ed è infetta da molte condizioni, credenze e programmazione. Ecco perché preferisco la parola “Sorgente” perché la parola “Sorgente” è più neutra.
Quindi, per rispondere alla tua domanda, siamo tutti “la Sorgente” non c’è nulla che possa esistere al di fuori della Sorgente, essa è tutto ciò che esiste e anche tutto ciò che non esiste. Quindi non è che ci sia una fonte là fuori e noi siamo quì. Tutto è fonte. Noi siamo la Sorgente.
Ora possiamo dire che la Sorgente ha un problema. E dico ciò in un modo un po’ scherzoso, ma ha un problema, nel senso che quando sei tutto, se sei tutto, non puoi avere un’esperienza.
È come un pittore davanti a una tela bianca. Finché non crea contrasto finché non mette dei colori, delle linee sulla tela, non c’è esperienza. Non c’è un processo creativo.
Così la Sorgente per sperimentare se stessa, crea l’idea illusoria della frammentazione, della separazione. Non puoi essere separato dalla Sorgente perché tutto è Sorgente. Tuttavia, puoi creare l’illusione della separazione.
E così la Sorgente inizia a frammentarsi in un’infinita varietà di universi, di ologrammi, di sogni, di matrici e sistemi operativi, e densità e dimensioni, una quantità infinita di processi creativi. E poi l’anima, che è anche una frammentazione, una frammentazione illusoria della Sorgente, ha la capacità attraverso l’idea del libero arbitrio di scegliere in quale di questi sogni tuffarsi per fare delle esperienze.
E ogni volta che l’anima vive un’esperienza e crea, poiché l’anima è un creatore, la Sorgente, possiamo dire, vive una esperienza orgasmica di sé, espande il senso di sé. Quindi questa è la dinamica e, naturalmente, questa è una spiegazione molto, molto, semplificata. Ma tutto ciò che esiste è la Sorgente. Tu sei la Sorgente. Io sono la Sorgente.
Siamo la Sorgente che sta vivendo un’esperienza fisica in questo momento, sta vivendo l’esperienza in una matrice un ologramma chiamato “madre terra” o “esperienza umana” e per fare ciò come anime, dobbiamo indossare un avatar, un costume, che è questo corpo fantastico così che possiamo navigare attraverso la realtà che crea l’ologramma “terra”
Quindi ecco cos’è la Sorgente, ecco cosa siamo. Siamo la Sorgente e stiamo vivendo un’esperienza fisica in questo momento.
Quindi so che siamo in un ologramma ed è un, per me è come una luce splendente con diverse proiezioni, diverse proiezioni. E quindi puoi spiegare qual è l’ologramma nelle tue parole in cui ci troviamo tutti?
L’ologramma o la matrice come vuoi chiamarla, è solo un sogno che è, creato da anime come noi, dove ci sono alcune regole attraverso le quali l’anima può avere un’esperienza.
Quindi c’è un curriculum, giusto? Io e te come anime, ci siamo innamorate del curriculum della madre terra. Stavamo guardando attraverso le infinite possibilità davanti a noi per la nostra prossima avventura. E ci siamo innamorati di questa piccola minuscola matrice chiamata madre terra, questa luce pulsante blu-verde.
E all’inizio ne eravamo curiosi. Poi, guardando più a fondo, abbiamo iniziato ad essere affascinati dalla vastità delle possibilità che questa università offre all’anima.
E questa è diversa dalle altre università perchè dà davvero la capacità all’anima di esprimersi, di usare la sua unicità.
Il curriculum della madre terra, dona all’anima, la capacità di esprimere la sua unicità, di esprimere la sua unicità in termini di creatività. Altri sistemi operativi non offrono questa possibilità. Sono più come comunità che più o meno percorrono il sentiero tutti insieme, ma questo centro di trasformazione chiamato madre terra, è un esperimento in diversità ed è un esperimento nell’espressione dell’unicità. E questo per l’anima è affascinante ed eccitante perché quì puoi davvero giocare, hai l’opportunità di giocare il gioco della diversità davvero come forse nessun altro posto nel multiverso.
Quindi diresti che i nostri avatar sono macchine attraverso le quali possiamo proiettare la nostra coscienza solare e possiamo creare in quel modo? O come descriveresti il nostro avatar e, e come interagisce con madre natura?
Quando l’anima sceglie, una matrice o un sogno in cui tuffarsi e vivere l’esperienza che esso offre deve indossare un avatar. Quindi se sei Pleiadiano, se scegli il sogno Pleiadiano, indossi un avatar Pleiadiano. Se scegli il sogno andromediano indossi l’avatar per quel sistema operativo. In questo caso, se vuoi navigare attraverso l’esperienza “terra” indossi l’avatar umano. L’avatar umano è per me l’opera d’arte più sublime, creata con il meglio del meglio del meglio. E, quando è attiva nella sua piena potenzialità dona all’anima straordinarie, infinite possibilità.
Tuttavia, negli ultimi 10.000 anni, abbiamo accettato un certo grado di manipolazione dell’esperienza sulla terra. E quindi il nostro avatar è stato disattivato per circa il 90% della sua capacità.
Quindi, negli ultimi 10.000 anni, non abbiamo davvero avuto un’esperienza umana completa. per cui non sappiamo cosa significhi davvero essere umani perché abbiamo vissuto in una matrice che è stata compressa da una serie di accordi che abbiamo fatto con certe famiglie extraterrestri e quindi l’avatar che conosciamo in questo momento stà funzionando solo a una frazione della sua capacità. Ma ci offre comunque molte esperienze straordinarie.
Se dovessimo funzionare con la capacità piena come pensi che sarebbe diverso da quello che è ora?
Presto ci sarà il ritorno alla funzionalità originale in piena capacità, per coloro che decideranno in questo periodo di intensa transizione di accetare l’offerta di evoluzione che madre terra ci offre. E nel giro di pochi anni, forse un decennio o forse meno, alla fine riattiveremo il nostro avatar, il che significa che il nostro DNA sarà pienamente attivo. Significa che la nostra ghiandola pineale sarà completamente attiva. Significa che l’Ego non farà più parte dell’avatar perché l’ego è un enorme impedimento per l’esperienza umana. Esso crea costantemente distrazioni e ci ha regalato esperienze meravigliose perché abbiamo imparato molto da quelle distrazioni, ma è un impianto che non fa parte dell’avatar. Quindi, una volta rimosso, saremo completamente sincronizzati, sia con l’avatar interno che con la madre terra esterna e tutto ciò che la matrice originale ha da offrire. Sarà un’esperienza straordinaria.
DAL MANIFESTARE AL CREARE
Quindi noi stavamo parlando un po’ di tempo fà della differenza tra manifestare e creare. Quindi nella tua versione il manifestare, è più nella matrice e, e denaro e cose del genere. Considerando che la creazione riguarda più il ricevere, o puoi spiegare di nuovo la differenza tra manifestare e creare?
Quando arriviamo qui da bambini, da bambini piccoli, siamo naturalmente dei creatori. Siamo completamente concentrati nell’attimo fuggente nel qui e ora, e navighiamo, senza l’idea di passato o futuro E non c’è ego, in quel periodo e per i primi mesi, o primi anni. E quindi siamo in costante modalità di creazione.
Ad un certo punto siamo scoraggiati dal creare e siamo invitati a manifestare. C’è una grande differenza tra essere creatori ed essere manifestatori.
Non c’è niente di male nel manifestare una bella casa o una carriera, o una villa o un’auto o qualcosa di potente o altro. Fa parte del gioco. Ed è bellissimo. Non c’è niente di sbagliato in questo. Tuttavia manifestare per la maggior parte, proveniene da un senso di mancanza.
Quindi ho bisogno di qualcosa per sentirmi più completo. Ho bisogno di qualcosa per sentire di più, qualunque cosa. Ma è anche una buona cosa perché potrei aver bisogno di alcuni strumenti per creare, potrei aver bisogno di un bel pianoforte per creare musica.
Quindi è bello manifestare.
La creazione invece avviene quando siamo completamente connessi con la nostra vera essenza.
E quello è il momento in cui ci connettiamo con la nostra immaginazione. E iniziamo a scaricare informazioni attraverso l’immaginazione che ha la capacità di cristallizzare, attraverso la nostra unicità, situazioni, campi energetici di vibrazione che avranno poi un impatto non solo sulla specie umana, ma sull’intero multiverso.
Quindi, a questo punto, man mano che ci muoviamo da questo vecchio sogno della matrice invertita, al nuovo sogno, che riflette in maniera più veritiera la vera esperienza organica della madre terra, ci sposteremo rapidamente dal manifestare e accumulare materia, a creare, creare, con lo scopo di evolvere e con lo scopo di essere al servizio della vita.
Questa è la differenza sostanziale. Siamo stati condizionati a credere che non siamo creatori, ma che dobbiamo guardare alla realtà. Quindi dobbiamo lavorare sodo per manifestare, tutto ciò che è necessario per sentirci al sicuro, per affrontare la scarsità. E anche per farci sentire meglio con noi stessi. Il più delle volte, non sempre, ma la maggior parte delle volte, questi sono i meccanismi che motivano gli esseri umani a manifestare, in modo che si sentano più accettati dalla società, o sentirsi più apprezzati. O sentirsi più amati. Quindi più ho, più manifesto cose, e più sono. Questa è la pericolosa associazione che è creata dall’ego.
L’anima non pensa in questo modo. L’anima non percepisce un senso di mancanza. L’anima nasce da un senso di infinita abbondanza. E quindi l’unico motivo per cui vuole creare è essere al servizio. Quindi la domanda per l’anima, ogni volta che fa qualcosa o sceglie di fare un’esperienza è: “Facendo questa scelta, in che modo faccio la differenza nella vita?” Questa è l’unica cosa che è rilevante per l’anima in aggiunta a: “Come mi evolverò facendo questo?”
Così l’evoluzione dell’anima ed il desiderio di essere di servizio alla vita, sono le due uniche ragioni per cui l’anima esiste e vive. Perché nell’anima c’è un profondo riconoscimento che non c’è separazione. Siamo tutti la Sorgente. Noi siamo tutti uno. Quindi quando faccio un atto di servizio, servo tutto, compreso me stesso. Noi siamo tutto e tutto è amore. Tutto è Uno. Mentre quando si manifesta, a volte, non sempre, ma a volte è basato sulla separazione si basa su “Voglio essere più ricco” “Voglio essere più potente in modo da poter controllare la situazione” o “Voglio avere di più così che mi sento al sicuro” Quindi, questa è sostanzialmente la differenza.
E ancora una volta , non c’è niente di sbagliato nella manifestazione, è meraviglioso manifestare una bella casa o una bella vita, qualunque cosa, purchè non ti identifichi con la manifestazione, con l’oggetto che stai manifestando e tu gli dai il potere di definirti.
E questo è l’errore in cui cadiamo spesso. Non sempre, ma spesso cadiamo in quell’interpretazione illusoria: “più ho, più sono” questo è l’Ego.
Quindi, quando alziamo il nostro livello di coscienza, riconosciamo che c’è molto più valore nella creazione che nella manifestazione, perché man mano che eleviamo la nostra coscienza, ci rendiamo conto che non abbiamo bisogno di manifestare così tanto per raggiungere uno stato di gioia.
Quindi quello che sto capendo è così bello è che manifestare è che hai detto separazione. Quindi è qualcosa di cui abbiamo bisogno o che vogliamo per noi stessi. Mentre la creazione si sta espandendo, dando ed essendo al servizio di tutti.
Non solo quello… La creazione è la cristallizzazione di qualcosa che non esisteva prima, perché hai usato la tua immaginazione per creare. La Manifestazione è attirare a te qualcosa che già esiste. Ed è anche bello, perché è importante, che abbiamo i nostri strumenti per creare, che abbiamo una casa , che abbiamo qualunque cosa che ci dia un certo tipo di conforto, perché se vogliamo essere operativi, vogliamo avere queste cose belle, niente di sbagliato in questo.
Ma quando diamo piena potenza alla nostra vera essenza, allora iniziamo a creare. E questo significa che il prodotto della nostra creazione, ovviamente, quando l’ego non è coinvolto in esso, e quando non ci sono aspettative, se è una creazione che si è cristallizzata in modo puro, allora questa creazione ha un sorprendente impatto in tutto ciò che esiste. Mentre manifestare qualcosa non ha così tanto impatto. Ha forse un impatto sulla tua capacità di creare. Quindi va bene. È magnifico. Ma non può essere solo l’unica cosa per cui siamo qui.
Non siamo venuti qui sul pianeta per manifestare cose che già esistono. Siamo venuti qui perché siamo entusiasti di questo processo creativo e vogliamo giocare a livello di creazione, non a livello di manifestazione..
Tutto ciò è molto bello. Quindi, se possiamo tornare indietro solo per un momento e parliamo di evoluzione, come ti sei evoluto in questo come anima da quando eri giovane e attraverso la tua vita fino ad ora, come hai visto la tua anima evolversi nelle tue esperienze fino ad ora?
Stiamo tutti evolvendo, in un modo in un altro. Non c’è davvero un’anima migliore. Si può dire che c’è un’anima più avanzata, ma, al di fuori del gioco della dualità, non c’è gerarchia. Quindi, potrebbero esserci anime che stanno avendo esperienza nelle basse frequenze. E così stanno sperimentando un livello più alto di oblio. E quindi appaiono come essere meno evoluti, perché il loro scopo è quello di abbracciare un livello più alto di dimenticanza in modo che possano avere un’esperienza piuttosto separativa, perché c’è molto da imparare da ciò. E ci sono anime che hanno uno scopo diverso. E così, in base al loro scopo, calibrano il livello di ricordo e dimenticanza al momento in cui arrivano al sistema operativo per fare un’esperienza.
Quindi, per alcune anime è importante ricordare un po’ di più. E così fanno, e per qualche anima è importante non ricordare nulla e iniziare proprio dal basso, ma questo non rende un’anima più o meno avanzata È solo che ci sono anime che hanno scopi, intenti diversi, e quindi scelgono di sincronizzarsi, di sintonizzarsi con diversi livelli di dimenticanza o di ricordo.
Ma per quanto riguarda Marco Missinato, quali esperienze ti hanno aiutato a plasmarti e ti hanno aiutato a ricordare e ad evolverti fino a questo punto?
Finora ho avuto esperienze meravigliose, da quando sono venuto sulla terra e molto prima. Il mio intento come anima è di essere di supporto in questo momento, in questo periodo di transizione molto intenso del colletivo umano che potrebbe essere paragonato molto al bruco che diventa farfalla. Si tratta quindi di un cambiamento radicale a 360 gradi.
Quindi, una parte di me si è iscritta per essere qui, ed assistere e per farlo sono venuto qui in modo da non completamente dimenticare. Ho dimenticato alcune cose, ma mantengo anche un certo livello di memoria perché mi sono prefisso degli standard e degli scopi specifici con cui devo confrontarmi.
Poi chiaramente man mano che vai in profondità nell’esperienza fisica, per un periodo ti dai il permesso di dimenticare, ti permetti di definirti in base al gioco, così puoi davvero giocare e imparare da esso e capire com’è.
E poi quando si avvicina il momento del tuo scopo, allora cominci a ricordare di nuovo, ma ora puoi, avere empatia, perché se vengo qui e mi ricordo tutto e non provo ad esempio paura, non posso aiutarti se non capisco, quando dici che hai paura, e io non capisco cosa intendi. Quindi ho bisogno di provare la paura. Ho bisogno di provare tristezza, separazione, qualunque cosa il gioco comporti, così che possa relazionarmi con te.
E quindi quando sono qui per darti supporto, posso sapere come, perché ho avuto l’esperienza, ecco perché è molto prezioso avere momenti nella nostra vita di dimenticanza.
DAL GIUDIZIO ALLA RISONANZA E DISSONANZA
Wow, questo è davvero potente. Ed è una specie di.. Come non giudicare. Stavi, facendo riferimento a una tela di un pittore come Sorgente e i colori, le linee e le trame erano tutti diversi, ma sono tutti uno. E così, um, le persone hanno la tendenza a guardare i colori e giudicare quel colore, o, o giudicare quella trama. E perché è così importante che non ci giudichiamo l’un l’altro, sai, per tutti, come, come facciamo a capire e rendere più comprensibile per le persone che siamo tutti uno. Chi è colui che giudica?
Non è l’anima, è l’ego. L’ego giudica. Giudicare, crea polarità, dualismo, crea separazione. Una delle cose a cui dobbiamo tornare è la neutralità. Ed essere neutrali non significa essere passivi. Non significa essere indifferenti. Significa non permettere alle nostre cariche emotive di definirci e guidarci. Quindi neutralità o non giudicare significa consentire agli altri di essere liberi, di essere dove devono essere in ogni dato momento, senza che si reagisca etichettando come giusto, sbagliato, buono, cattivo, come la luce o l’oscurità.
Quindi sì, possiamo osservare e discernere e quindi prendere una decisione sulla situazione, ma senza le cariche emotive, che fanno parte dell’atto di giudicare. Quindi, quando non rispondiamo, non reagiamo attraverso le nostre emozioni, non ci perdiamo nell’ego perché le emozioni basse, le emozioni reattive, il meccanismo difensivo, è tutto ego.
L’anima non giudica. Non reagisce emotivamente. L’anima sceglie attraverso il discernimento, la risonanza e la dissonanza Tuttavia, sia che senta una risonanza o una dissonanza, il suo amore rimane intatto. Questa è la differenza. E questa è una differenza fondamentale.
Quindi dobbiamo imparare a tornare all’amore originale, che è un amore che è la celebrazione del Libero arbitrio. Non è un giudizio, questa è un altra cosa che dobbiamo abbracciare. Dobbiamo ritornare all’origine, dobbiamo lasciare andare questo amore che abbiamo vissuto fino ad ora, che è un amore bellissimo e ci ha regalato tante emozioni e tante esperienze, ma che era basato su oscillazioni emotive, alti e bassi, alti e bassi. E quindi se ti amo, ho bisogno di te. Se ti amo, mi preoccupo per te. Se ti amo, mi sacrifico per te. Se ti amo io ti giudico, e se non ti comporti nel modo che ritengo giusto il mio amore diminuisce.
Quindi è un amore carico di condizioni e questo è un amore che abbiamo sperimentato negli ultimi millenni. Ed è anche molto rafforzato dalla società. La maggior parte dei film e dei libri, i film romantici sono tutti basati su questo amore bisognoso, in cui non posso vivere senza di te. E ho anche delle condizioni e, sai, è meglio che tu sia così e così. Altrimenti stò male. mi offendo. mi arrabbio.
E così quando ci troviamo di fronte a qualcuno che “ci ama” attraverso questo amore che viene dalla mente rettiliana, la nostra libertà diminuisce di colpo. Questo è un paradosso. Se sono di fronte a qualcuno che mi ama, il mio senso di libertà di essere quello che sono, dovrebbe essere amplificato non dovrebbe diminuire, giusto?
Quindi questo è l’amore che abbiamo sperimentato fino ad ora, che si basa sulla separazione, la scarsità e la paura e tutto il resto. E ora, se vogliamo oltrepassare quel ponte e andare verso il nuovo sogno, dobbiamo lasciar andare questo tipo di amore rettiliano luciferino e abbracciare il vero amore, che è la celebrazione del libero arbitrio, dove dico: “io ti amo e tu sei libero”
Quindi parli molto del sogno. E, um, diversi anni fa, ho avuto questa visione e poi le parole mi sono venute davanti e dicevano il sogno delle persone. Quindi stiamo tutti sognando insieme, giusto? Siamo tutti nello stesso sogno, il sogno e la Dove puoi, puoi descrivere qual è il sogno? E poi puoi anche descrivere qual è il gioco?
Tutto è un sogno, che tu stia dormendo o sia sveglio, non importa dove ti stai sintonizzando su quali frequenze ti sei sintonizzato, stai vivendo un sogno. Alla fine del sogno, sei tornato alla Sorgente.
Quindi stiamo tutti facendo un sogno meraviglioso o una varietà di sogni. e poiché siamo esseri multidimensionali, viviamo simultaneamente in sogni diversi.
L’anima ha multidimensionalità, sperimenta le cose in un modo multidimensionale. E quindi abbiamo sogni diversi. E quando ci connettiamo con la nostra immaginazione, ci connettiamo con un’altra versione dei nostri sogni da cui possiamo raccogliere informazioni per questo sogno.
Quindi, tutto è un sogno e tutto è uno specchio. E riguardo a questo gioco, abbiamo deciso di immergerci in un sogno specifico, che ha regole specifiche solo per giocare, per giocare un gioco. È come, se vai in un club e dici: “a cosa giochiamo oggi?”
Ok, giochiamo un po’ a tennis. Quindi indossiamo la maglia, le scarpe, i pantaloni e la racchetta. Ed ora siamo pronti per andare in campo, nel campo da tennis e giocare. E il gioco ha delle regole: c’è una rete, ci sono dei limiti, dato che devi stare in quell’area rettangolare, c’è una palla che rimbalza in un certo modo. C’è la gravità e c’è un avversario che ci restituisce la palla in diversi modi. Questo è il ruolo del gioco del tennis.
E così abbiamo deciso di giocare in questo sogno, e poi a un certo punto diciamo: va bene, è stato un sogno divertente. Sai una cosa? sento di aver finito con questo gioco. Ho imparato quello che dovevo imparare. Ora voglio andare a giocare un’altro gioco. Vedo delle persone che giocano a calcio. Quindi ci vediamo dopo.
E così ora mi tolgo i vestiti da tennis e metto l’avatar da calcio, e vado in campo. Ed ora abbiamo un gioco diverso. C’è una palla diversa. C’è un campo diverso. ci sono tante persone che giocano tutte insieme, c’è una rete in cui la palla deve entrare… così cambiamo il sogno ogni volta che sentiamo di dover andare avanti.
Ed è per questo che dobbiamo rimuovere e lasciar andare questa idea di morte, perché non c’è morte. Se passo dal giocare a tennis a giocare a calcio, non sono morto. Ho semplicemente cambiato il gioco. E ci vediamo dopo, giusto? Quindi questo è il gioco. E questo gioco, il gioco della terra, ha le sue regole è una Matrice. Quindi tutte le matrici hanno regole, hanno, alcune regole sono, estensibili, flessibili. Alcune sono meno flessibili ed estensibili, ma noi individualmente siamo i creatori, quindi in pratica possiamo non solo giocare il gioco, ma possiamo anche cambiarlo.
E infatti, una piccola percentuale di anime nel pianeta sono venute qui per cambiare il gioco. E quelle sono le persone, le anime che sono qui per posizionarsi sul ponte tra un sogno e l’altro, e permettere a chi vuole attraversare il ponte di fare il passaggio, di passare. E questa è una piccola percentuale delle anime presenti sul pianeta.
RICORDARE: IL PROCESSO DI TRANSIZIONE DA UN SOGNO VECCHIO AD UNO NUOVO
Parliamo di ricordare. E perché è così importante ricordare e cosa stiamo cercando di ricordare?
Il processo di ricordo diventa importante soprattutto quando abbiamo completato l’esperienza specifica e vogliamo andare avanti. E così iniziamo a ricordare sempre di più chi siamo.
In questo caso specifico e in questo tempo in questo specifico sogno, in questa esperienza terrena è importante ricordare chi siamo, perché per circa 10.000 anni ci siamo completamente persi in questo altro sogno che è, per lo più sponsorizzato da un’intelligenza artificiale e supportato dall’ego. E siamo stati così a lungo, in questo gioco che abbiamo perso completamente la nostra capacità di discernere al punto che ora pensiamo di essere l’ego.
Ed ora, alla fine di un ciclo, ci stiamo preparando a tornare al progetto originale. a quello che è l’esperienza terrena originale, quindi ora è importante iniziare a ricordare chi siamo, perché se non lo facciamo, è come il bruco che continua a rimanere il bozzolo. Ma il bozzolo è in una fase in cui si restringe sempre di più e quindi dobbiamo uscire e ricordare che siamo in realtà farfalle, oppure possiamo stare nel bozzolo e continuare a sperimentare le basse frequenze e alcune anime decidono di farlo. E non c’è niente di sbagliato in questo.
E quindi in questo momento siamo a una divisione. E per coloro che lo desiderano, che hanno il desiderio intuitivo di diventare la farfalla, ovviamente, è importante iniziare a ricordare chi siamo, perché abbiamo guardato un film da così tanto tempo al punto che crediamo di essere il film, e ora c’è come una luce che si accende molto rapidamente, e che ci fà realizzare che siamo in un teatro e stiamo guardando un film. E molto presto sentiremo una voce che dirà: “Signore e signori, lo spettacolo è finito, è ora di dirigersi verso l’uscita” Ed è quello il momento in cui dovremo cominciare ad accettare il fatto che c’è molto di più di solo questo film da vivere.
Dobbiamo iniziare ad abbracciare la possibilità, che siamo molto, molto, molto di più di questo film che guardiamo da 10.000 anni.
LE VITE PASSATE: DIVERSE FORME DI PRESENTE NELLA NOSTRA MULTIDIMENSIONALITA’
Lo so, che tu di solito non parli di vite passate o cose del genere, ma hai ricordi di prima di nascere qui, giusto. Ti senti a tuo agio nel parlare di alcuni dei giochi precedenti che hai giocato in altre università o di altre esperienze prima della tua nascita? Ti senti a tuo agio con tutto questo?
Non è una questione di agio. La domanda è : “E’ di supporto per me condividere queste informazioni? o è solo un viaggio dell’ego?” Ecco perché non mi dilungo in questo. Preferisco rimanere concentrato su Marco e su cosa sta facendo in questo momento, perché veniamo tutti da qualcos’altro, siamo tutti esseri fantastici, e cerco sempre di evitare di dare l’impressione di essere speciale… Io sono speciale. Certo che sono speciale, ma siamo tutti speciali. Quindi non voglio alimentare di nuovo l’ego creando una gerarchia: “Oh, lui è uno dei pochi eletti” Quindi di solito non mi addentro troppo in quelle storie.
Abbiamo tutti un passato straordinario, e non è nemmeno passato, perché il passato non esiste, ma abbiamo altre realtà straordinarie che stiamo vivendo. Tutti abbiamo capacità sorprendenti nella nostra Unicità. E quando verrà il momento in cui sarà necessario, inizieremo a ricordare quelle capacità in modo da poter andare avanti, anche con un senso di maggiore coscienza di noi stessi.
No, lo capisco. Ma per gli scopi di me e di te, um, dì che fa parte del ricordo e per noi dire, va bene, dobbiamo ricordare chi siamo. Veniamo dalla fonte. E se alcuni di noi non riuscissero a immaginare di cosa si tratta? E anche solo un accenno di qualcosa direbbe alla gente, oh, ecco cos’è stato o qualcosa del genere senza etichettarti. Beh, quello era un Dio, o era questo o quello come te, ricordi il processo di nascita o ricordi, ehm, il paradiso? Oppure ti ricordi qualcosa come…
Ogni volta che mi connetto con la mia immaginazione e la mia unicità, attingo a quelle informazioni in modo da poter creare qualcosa, nel mio caso, la maggior parte delle volte è musica, o è una espressione artistica, o in questo momento è una comunicazione come quella che sta avvenendo in questo momento.
Quindi, quando si verificano queste situazioni, comincio a ricollegarmi, a connettermi con quel campo energetico in modo da poterlo portare qui e creare. Ma non mi dilungo nella narrativa…: Sai, in un’altra vita ero l’Arcangelo Michele, e poi ero, famoso… o ero un pleiadiano o ero… E probabilmente lo ero e probabilmente lo eri anche tu perché tutti noi abbiamo indossato abiti diversi… una moltitudine infinita di avatar in altre esperienze. E alcune di queste esperienze hanno avuto un grande impatto al punto che noi, alcuni di noi, crediamo che, sai: “io non vengo davvero da qui, sono pleiadiano” Beh, no, tu non sei pleiadiano Tu sei un’anima che ha avuto un’esperienza pleiadiana. E ora sta vivendo un’esperienza terrestre. Il motivo per cui ti senti pleiadiano è perché quell’esperienza come pleiadiano è stata così impattante per te e così straordinariamente bella, che senti una tale affinità con essa al punto che con la tua mente pensi di essere pleiadiano. Ma anche essere pleiadiano è un’etichetta, come la terra è un’etichetta, perché questi sono semplicemente avatar che noi indossiamo.
Tornando all’esempio del gioco del tennis: sono io una maglietta da tennis con una racchetta, con un paio di scarpe da tennis? Non lo sono, stò semplicemente indossando tutto ciò solo per giocare a tennis. Quindi, noi siamo in realtà la Sorgente e siamo anime. E da lì, ci imbarchiamo in una quantità infinita di sogni e alcuni sogni sono così d’impatto, che quando siamo in uno stato di oblio o semi-oblio abbiamo la tendenza a ricordare quei sogni che sono stati di più impatto. E a volte pensiamo di essere quei sogni e non c’è niente di sbagliato in questo. Ma la verità è che siamo al di là di tutti i sogni.
LE EMOZIONI DELL’EGO E LE EMOZIONI DELL’ANIMA
Sì, lo sto capendo. E sei anche molto umile. E penso che sia importante per tutti noi rimanere umili in modo da poter rimanere in questa esperienza. Altrimenti, non vorremo essere qui. E questa è una delle cose che qualcuno mi ha detto è che se te lo dicessimo, come parlare a un appuntamento psichico, se, se ti dicessi dove sei stato, non vorresti essere qui. Quindi, in un certo senso, è importante tenerlo lì in modo che possiamo rimanere presenti qui. Quindi è tra me e te. Uhm, parli del potere del tuo cuore e la voce del cuore è il cuore come una fiamma. È come un, è come un generatore in fiamme? È come un generatore orribile del cuore?
Il cuore è nel nostro avatar. Il cuore è dove risiede l’anima. Quindi, quando parliamo del cuore, parliamo dell’anima. Quindi, quando diciamo, apriamo il nostro cuore, diciamo: connettiamoci con la nostra anima Quindi il cuore è la casa dove risiede l’anima in questo avatar. E l’anima ha una voce. E non parla necessariamente attraverso l’area del cuore, ma parla attraverso il cuore.
Lo puoi spiegare un po’ di più?
Bene, noi siamo l’anima. Quindi nel progetto originale, l’anima dovrebbe essere al posto di guida del nostro avatar. Dovrebbe essere quello che naviga attraverso l’esperienza ed è così che è. Ma negli ultimi 10.000 anni, è stato inserito questo piccolo, minuscolo impianto nel cervello sinistro, che si chiama Ego, il cui scopo era per l’intelligenza artificiale, l’intelligenza rettiliana, di distrarci costantemente dall’essere nel nostro cuore, dall’ascoltare la nostra anima in modo che potesse controllarci.
E quindi l’ego non è altro che un cantastorie. E’ un dispositivo, che crea costantemente passato e futuro, passato e futuro, passato e futuro. E la maggior parte delle volte, se non sempre, si basa sulla contrazione, si basa sulle basse frequenze, si basa sulla paura, e si basa sulla separazione, si basa sul senso di mancanza, sul bisogno.
E a volte ci dà, anche positive, emozioni, ma quelle emozioni fanno parte della gamma delle emozioni dell’Ego. E così quando sono gioioso dal punto di vista dell’ego, la gioia che sto vivendo, per giustificare la sua esistenza, ha bisogno dell’opposto, che è l’angoscia. Quindi tutte le emozioni che sperimentiamo attraverso l’ego hanno degli opposti. Ecco perché oscillano costantemente dall’uno all’altro, su e giù.
Mentre quando abbiamo l’anima che naviga, quando noi come anima navighiamo in questa esperienza, non abbiamo tutte queste oscillazioni Abbiamo emozioni, belle emozioni, come gioia, eccitazione, apprezzamento, entusiasmo, empatia… Ma queste sono emozioni pure, non hanno un’agenda. Non vengono dalla mancanza. Non vengono dalla separazione. Non derivano dall’idea di autodistruzione. Perché questo è ciò che l’ego vuole in definitiva. Vuole l’autodistruzione.
Quindi c’è una differenza tra le emozioni dell’anima e le emozioni dell’ego. Per tornare allla condizione originale, per iniziare un nuovo ciclo in questo fantastico viaggio chiamato terra, dobbiamo rimuovere l’ego dal posto di guida e riposizionare l’anima come nostro navigatore così che sia la nostra essenza che funge da operatore.
Quindi è molto importante che facciamo ciò. E quindi in questo momento, nei prossimi mesi, forse un paio d’anni, stiamo affrontando tutte quelle situazioni che l’ego ha creato e manifestato nella nostra esperienza terrena per migliaia di anni, generazione dopo generazione. Tutte queste manifestazioni dell’ego, che sono per lo più oscure, stanno venendo in superficie in modo che possiamo guardarle tutte.
Ecco perché qualche anno fa ho creato un disco, un album intitolato “Unfolding Secrets”, perché sapevo che sarebbe arrivato il momento, in cui tutti i segreti devono svelarsi.
Quindi tutte le ombre devono venire in superficie in modo che possiamo guardarle e quindi possiamo fare una scelta. Vogliamo ancora fare il gioco delle ombre? Oppure vogliamo lasciare andare tutto e fare il gioco del nuovo ciclo? E se vogliamo andare verso il nuovo gioco, dobbiamo guardare queste bellissime ombre che ci hanno regalato un’esperienza straordinaria, provare apprezzamento per ciò che ci hanno dato e poi lasciarle andare attraverso l’amore. Questo è l’unico modo in cui possiamo passare attraverso questa fase.
Finché continuiamo a giudicare la luce come buona e l’oscurità come cattiva, continuiamo a convalidare il gioco. Continuiamo a convalidare la battaglia, la guerra tra il bene e il male, l’eterna battaglia perpetua tra la luce e l’oscurità, che molti film sponsorizzano continuamente. Essa non finisce semplicemente perché la stiamo mantenendo, convalidando, giudicando. Quindi quello che dobbiamo fare ora è arrivare a un livello di coscienza in cui apprezziamo il gioco in tutte le sue espressioni.
Quindi apprezziamo la luce. Apprezziamo l’oscurità, apprezziamo il bene, il male, il brutto ed il cattivo.
E apprezziamo tutto perché è solo un gioco e stiamo vivendo un’esperienza straordinaria.
Quindi è solo attraverso quell’apprezzamento che possiamo passare attraverso il gioco della dualità ed entrare nel prossimo sogno. E questo è l’amore che dobbiamo abbracciare in questo momento, l’amore che apprezza e che non giudicare tutto, ma apprezzare tutto per ciò che è.
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