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In ogni momento, nel nostro infinito cammino, in questo momento cammino fisico qui nella straordinaria avventura madre terra, in ogni momento la sincronicità della nostra offerta vibrazionale, con il nostro intento anImico crea continuamente in ogni momento delle opportunità e queste opportunità si creano quotidianamente, minuto dopo minuto. Queste opportunità che bussano alla nostra porta richiedono la nostra abilità di rispondere, quindi la nostra responsabilità in termini di discernimento. Quindi, quando ci arriva una possibilità, un invito, una situazione di fronte ai nostri occhi, ci colleghiamo, per pochi secondi, con la nostra anima. Sentiamo questa proposta, sentiamo il livello di risonanza e dissonanza e in base a ciò decidiamo. Quando facciamo questa operazione la nostra decisione è molto netta. O l’anima ci dice Sì, sentiamo un sì risonante che di solito è sprigionato anche da un senso di entusiasmo, di gioia. O sentiamo un no, grazie. Non è quello che sento che devo fare in questo momento. Ho notato spesso nel mio viaggio, quando mi trovo in sincronicità di questo genere, in potenzialità di questo genere, che molte persone, un vasto numero di persone fanno uso del condizionale. Quindi non si collegano con la loro anima e si responsabilizzano e, attraverso la voce della loro anima, rispondono con un netto sì o con un netto no, ma usano il condizionale. Sarebbe bello. Chissà, forse un giorno potremmo farlo. Forse un giorno potremmo incontrarci. Se Dio lo vuole succederà. Se l’Universo lo vuole, succederà. Sì, però vediamo. Vediamo che succede. Eliminiamo il condizionale. Eliminiamo tutti questi avverbi, questi questi aggettivi, queste parole che sono quasi un insulto all’invito della vita a vivere un’esperienza. Sponsorizzano quest’idea che ci sono delle circostanze esteriori laggiù, che un giorno decideranno per noi se questo potenziale che la vita ci dà in questo momento succederà o non succederà. Stiamo entrando, siamo già entrati in una fase del nostro cammino in cui questo va rimosso. Il meccanismo è molto semplice: arriva un invito, una possibilità o una potenzialità creativa, un incontro, qualunque esso sia, in qualunque forma esso sia, si proponga. Noi ci colleghiamo con la nostra anima, sentiamo il potenziale e in base al nostro sentire immediatamente l’anima ci dice un netto sì od un netto no. L’anima non ti dirà mai: sì, forse un giorno potrebbe, chissà, se Dio lo vuole… Non lo farà mai. Questo è tutto ego. È tutta mente ego che vuole che tu viaggi con il piede nel freno. Osserviamoci e se vediamo che abbiamo questa predisposizione a viaggiare con il piede nel freno, chiediamoci cos’è che ci fa mettere il piede nel freno? Quali sono… Qual è la storia dentro di noi? Qual è la narrativa dentro di noi, che di solito è una narrativa pregna di paura delle conseguenze, o paura che si ripeta qualcosa che è successo nel passato, e che ci impedisce di abbracciare i suggerimenti animici che giorno per giorno ci vengono proposti, e che sono creati per muovere l’energia ed espandere la nostra esperienza, ed osare nel mistero della vita. Invece di mettere il piede nel freno, nel nome della sicurezza, nel nome della zona di conforto che non vogliamo attraversare. Quindi un netto sì, grazie e poi azione, non un sì che poi dopo è vago e sparisce nel nulla. Sì, quando lo facciamo, domani prossima settimana, il prossimo mese… Mi impegno per questa cosa. Voglio vederti o voglio fare questa cosa con te, o voglio sviluppare questo progetto. Lavoriamo, azione. Oppure no, grazie. Molto interessante questa cosa, ma non la sento. In questo caso la vita ti ha creato una possibilità che non è in risonanza, così che tu possa sviluppare ancora più in maniera forte la tua capacità di discernimento. E impari a dire no, perché è importante dire no tanto quanto è importante dire sì. Ma non stiamo nel mezzo del cammin della nostra via con questi condizionali noiosissimi, questi, questi forse sì che non si capisce, ma lo vuoi fare? Non lo vuoi fare? Devo aspettare, non devo aspettare. No, è un sì o un no. Onora la vita con la tua attenzione al 100% al tuo cuore ed il tuo sentire ti darà sempre una risposta precisa. Al peggio ti può dire: scusatemi, ho un momento di confusione. Ti do una risposta domani. E questo comunque è raro che succede perché, come ripeto, tutte le esitazioni sono sempre, nella maggior parte dei casi, vengono dall’ego, vengono dalla mente ego. L’anima non conosce incertezze. Può sentire che non è il momento per fare una certa cosa. Allora, in quel caso la risposta è molto chiara Non è un si potrebbe, sarebbe bello, forse chissà un giorno. E’ no, grazie, in questo momento no. Magari ci risentiamo fra un paio di mesi e vediamo come gira l’energia fra un paio di mesi. Quindi rimuoviamo queste incertezze e queste esitazioni. Questo procrastinare, questo sì, forse non lo so. Eliminiamo tutta questa roba e con una forte maturità, coscienziale sediamoci alla guida della nostra vettura e decidiamo, momento per momento, con precisione, che direzione prendere e quali esperienze abbracciare e quali lasciar andare.
“YES, NO, MAYBE … LET’S HONOR THE OPPORTUNITIES GIVEN US FROM LIFE WITH OUR TRUE ABILITY TO RESPOND”
In every moment, in our infinite journey, in this moment a physical journey here in the extraordinary adventure “mother earth”, in every moment the synchronicity of our vibrational offer, with our soul intent continuously creates opportunities in every moment and these opportunities are created daily, minute by minute. These opportunities knocking on our door require our ability to respond, hence our responsibility in terms of discernment. So, when a possibility comes to us, an invitation, a situation in front of our eyes, we connect, for a few seconds, with our soul. We hear this proposal, we hear the level of resonance and dissonance and based on that we decide. When we do this, our decision is very clear. Either the soul tells us Yes, we hear a resounding yes that is usually also accompanied by a sense of enthusiasm, of joy. Or we hear a no, thank you. That’s not what I feel I have to do right now. I have often noticed in my journey, when I find myself in synchronicity of this kind… In potentialities of this kind, that many people, a large number of people make use of the conditional. So they don’t connect with their soul and take responsibility and, through the voice of their soul, they answer with a firm yes or a firm no, but they use the conditional. It would be nice. Who knows, maybe one day we could do it. Maybe one day we could meet. If God wills it will happen. If the Universe wants it, it will happen. Yes, but let’s see. Let’s see what happens. Let’s eliminate the conditional. Let’s eliminate all these adverbs, these adjectives, these words that are almost an insult to the invitation of life to live an experience. They sponsor this idea that there are external circumstances down there, which will one day decide for us whether this potential that life gives us right now is going to happen or not. We are entering, we have already entered a phase of our journey in which this must be removed. The mechanism is very simple: an invitation arrives, a possibility or a creative potential, an encounter, whatever it is, in whatever form it is, is proposed. We connect with our soul, we feel the potential and based on our feeling immediately the soul tells us a clear yes or a clear no. The soul will never tell you: yes, maybe one day it might, who knows, if God wills it … It never will. This is all ego. It’s all ego mind that wants you to travel with your foot in the brake. Let’s observe ourselves and if we see that we have this predisposition to travel with the foot in the brake, let’s ask ourselves what makes us put our foot in the brake? Which ones are the… What’s the story within us? What is the narrative within us, which is usually a narrative steeped in fear of consequences, or fear that something that has happened in the past will repeat itself, and that prevents us from embracing the soul suggestions that are offered to us day by day, and which are created to move energy and expand our experience, and to dare in the mystery of life. Instead of putting our foot on the brake, in the name of safety, in the name of the comfort zone we don’t want to cross. So a clear yes, thank you and then action, not a yes that is then vague and disappears into thin air. Yes, when we do, tomorrow next week, next month … I am committed to this. I want to see you or I want to do this with you, or I want to develop this project. We work, action. Or no, thanks. Very interesting this thing, but I don’t feel it. In this case, life has created for you a possibility that is not in resonance, so that you can develop your capacity for discernment even more strongly. And you learn to say no, because it is as important to say no as it is important to say yes. But we are not in the middle of the journey of our way with these boring conditionals, these, perhaps these, yes, no, maybe…I you do not understand: do you want to do it? Don’t you want to do it? I have to wait, I don’t have to wait. No, that’s a yes or a no. Honor life with your 100% attention to your heart and your feelings will always give you an accurate answer. At worst he can tell you: Excuse me, I have a moment of confusion. I’ll give you an answer tomorrow. And this however is rare that happens because, as I repeat, all hesitations are always, in most cases, they come from the ego, they come from the ego mind. The soul knows no uncertainties. He may feel that it is not the time to do a certain thing. So, in that case the answer is very clear. It is not a could, it would be nice, maybe someday. It’s no, thanks, at this moment no. Maybe we’ll connect in a couple of months and see how the energy turns in a couple of months. So let’s remove these uncertainties and hesitations. This procrastination, this yes, maybe I don’t know. Let’s eliminate all this stuff and with strong maturity consciousness, let’s sit at the wheel of our car and decide, moment by moment, with precision, which direction to take and which experiences to embrace and which to let go.